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Sauvignon 0.75

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Vitigni 100% Sauvignon
Alcol 13 %
Temperatura di servizio 12/14 °C
Tipologia Bianco
Abbinamenti Ottimo come aperitivo, si accompagna egregiamente agli asparagi, alle minestre di verdure, ai passati di legumi e al pesce marinato.
Denominazione Colli orientali del Friuli DOC
Annata 2021
Formato 0.75 l

Si tratta di un bianco fresco ed accattivante, caratterizzato da inconfondibili e molteplici profumi in cui si evidenziano note di frutta esotica, peperone giallo, foglie di pomodoro, menta, lantana e bosso.

Note degustazione

Color giallo paglierino con lievi riflessi verdi, al naso intenso, tipico, elegante e articolato. La ricchezza di aromi evidenzia la frutta con il ribes nero, il frutto della passione, il melone bianco; i fiori con la lantana, i fiori di sambuco, la zagara; le spezie con il peperoncino e lo zenzero; e la freschezza con il lemon grass, l'origano, la maggiorana e le foglie di menta. Le note varietali di bosso e foglia di pomodoro si uniscono a lievi accenni agrumati di lime e pompelmo. al palato ampio, fresco, ricco ed equilibrato. La complessità dei profumi trova eccellente corrispondenza al palato. Sentori di lime e salvia si fondono con un'esplosione di frutta tropicale e frutta matura. Grande freschezza, piacevole sapidità ed acidità equilibrata. Lungo e progressivo con richiami minerali nel finale, la persistenza è notevole.

Cantina

Nome unico nel panorama produttivo italiano, nonché simbolo stesso di una regione e dei suoi vini, è facile intuire quanto la storia di Livio Felluga si intrecci con quella di tutto un territorio. Una storia, questa, che ha come protagonista una famiglia sopravvissuta a due guerre mondiali, la quale ha assistito al cambiamento dei confini intorno a sé, per poi decidere di stabilirsi sui dolci contrafforti delle colline del Friuli. Livio Felluga dovette intraprendere una nuova battaglia per far risorgere la collina, convinto che solo la rinascita della coltivazione di qualità poteva riportare la vita nella campagna friulana. Con grande coraggio cominciò a risistemare i vecchi vigneti e a impiantarne di nuovi, introducendo idee e metodi innovativi. Un lavoro duro, fatto di caparbietà e passione, che lo porteranno nel corso degli anni a creare una delle più belle e significative realtà aziendali della Penisola, acquisendo a pieno diritto il titolo unanimemente riconosciutogli di rifondatore della tradizione vitivinicola friulana. Attualmente l'azienda può contare su una vasta superficie vitata, che dalla denominazione del Collio fino ad arrivare a quella dei Colli Orientali del Friuli, copre circa 155 ettari. In vigna, le varietà che si incontrano sono sia autoctone che internazionali, per cui abbiamo il friulano e il pinot bianco, lo chardonnay e la ribolla gialla, il sauvignon blanc e il pinot grigio, il picolit e il refosco, il pignolo e il merlot. Uve che sono trasformate in quelli che vengono ormai chiamati come i "vini della carta geografica", da sempre riprodotta in etichetta e raffigurante una vecchia mappa dei poderi aziendali.