Quando Dom Pérignon sceglie di essere Rosé, è in nome della libertà: la libertà di avventurarsi, di liberarsi dalle convenzioni per spingersi oltre i limiti della creatività. Nato da questo desiderio di osare, Dom Pérignon Rosé coglie lo splendore rosso del Pinot Noir e ne cattura l'energia vitale in un assemblaggio audace e deciso. Frutto di un lento e magistrale invecchiamento di quasi 12 anni, Dom Pérignon Rosé è indomito e carnale, al contempo chiaro e scuro, magnetico.
color rosa con riflessi ambrati e ramati, al naso Il bouquet è affascinante, maturo e profondo. Ben presto la prima ondata, un connubio scuro di spezie e cacao, lascia spazio alle note fruttate, che si affermano in tutta la loro maestosità: fico e albicocca passiti, arancia candita. Sull'insieme aleggiano accenti affumicati. al palato L'intensità e la succulenza persistono a lungo, giocando tra il soffice e il croccante. La consistenza setosa si fonde in una trama fitta, vigorosa, dalla leggerezza vegetale e linfatica con un finale iodato e salino.
Dom Pérignon si reinventa ad ogni annata, rinunciando alla creazione del Millesimato quando il raccolto non è all'altezza. Si ispira all'eredità creativa di Dom Pierre Pérignon, giovane monaco benedettino che nel 1668 fu nominato cantiniere dell'Abbazia di Hautvillers, affacciata sui vigneti della Champagne: la sua passione per l'eccellenza enologica lo spinse a voler creare il "miglior vino nel mondo". La Maison porta avanti la sua ambizione, con una tensione verso la ricerca dell'Armonia come fonte di emozione. Ogni Millesimato Dom Pérignon evolve gradualmente e, durante il suo percorso di maturazione, attraversa dei momenti di "Plénitude", finestre temporali in cui lo Champagne esprime nuovi e sorprendenti aspetti dell'annata.