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Brut Rosè 0.75

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Vitigni 50% Pinot nero 50% Chardonnay
Alcol 12.5 %
Temperatura di servizio 8/10 °C
Denominazione Metodo Classico Dolomiti IGT
Tipologia Bollicine
Abbinamenti Ideale come aperitivo, si abbina a prodotti da forno salati. Assolutamente da provare con una pizza marinara.
Formato 0.75 l

Un Brut Rosè di grande classe, la cui fermentazione avviene in piccoli fusti di rovere. I vini rimangono così 6 mesi sul proprio lievito, un momento di affinamento aiutato da un effetto “clessidra”, una rotazione settimanale che comprende tutte le botti. Durante la primavera successiva la vendemmia si passa alla rifermentazione in bottiglia. La sboccatura si effettua a non meno di 18/24 mesi di permanenza sui lieviti. È così che nasce lo Spumante Metodo Classico Brut Rosè di Pojer e Sandri, un metodo classico elegante e raffinato, lungo e materico, tutto da provare.

Note degustazione

Colore rosa antico con riflessi ramati, molto fine con corona persistente.
Al naso profumo ampio e complesso, frutti rossi: ciliegia marasca e lamponi, ricordano chiaramente i caratteri del pinot nero, non mancano in sottofondo le note dello Chardonnay: paté di mandorla, nocciola e fieno. Il tutto integrato da profumi di pasticceria viennese: vaniglia, caffè d’orzo tostato, cacao.
Al palato è franco, cremoso e consistente, l’armonia è ottenuta dopo un adeguato dosaggio (Brut).

Cantina

Pojer e Sandri è una realtà vitivinicola che nasce nel 1975, e prende vita dall'incontro dei giovani Fiorentino Sandri e Mario Pojer. Il primo aveva appena ereditato circa due ettari di vigneto, mentre il secondo si era da poco diplomato enologo alla prestigiosa scuola di enologia di San Michele all'Adige. Dall'incontro nacque un connubio di successo, grazie alla volontà comune di entrambi volta a produrre grandi vini in una zona fino ad allora considerata come minore: la Val di Cembra, e più precisamente la collina di Faedo, non lontano da Trento. Attualmente sono oltre trenta gli ettari vitati di cui l'azienda dispone, suddivisi in diversi appezzamenti che, pur essendo condotti secondo le norme dell'agricoltura convenzionale, vengono curati nel massimo rispetto dell'ambiente, dell'ecosistema e della natura circostante. Cantina iconica e simbolo indiscusso di quella che è la migliore enologia trentina.