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Bolgheri Rosso 0.75

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Annata 2020
Vitigni 50% Cabernet sauvignon, 20% Cabernet franc, 20% Merlot e 10% Sangiovese
Alcol 14 %
Temperatura di servizio 15/17 °C
Denominazione Bolgheri Rosso DOC
Tipologia Rosso
Abbinamenti Carne alla griglia, selvaggina, pasta, risotto ai funghi. Da provare con il pesce
Formato 0.75 l

Un vino che nasce da una vigna di 10 ettari posta a 100 metri sul livello del mare e che viene lasciato fermentare in tinelli di legno tronco conici aperti e in tini di acciaio. La maturazione del Bolgheri Rosso DOC di Grattamacco prosegue per circa 10 mesi in barrique prima di un ulteriore affinamento in bottiglia. Un classico di cui godere tutti i giorni.

Note degustazione

Color rosso granato scuro. Al naso una combinazione di frutta nera e note delicate di cioccolato, prugna e ribes nero. Un vino denso, elegante con una nota balsamica data dalla presenza del Sangiovese. Succoso e beverino con tannini setosi, risulta un vino strutturato.

Cantina

Grattamacco, cantina nata nel 1977, si trova sulla sommità della collina che si affaccia sul mare tra Castagneto Carducci e Bolgheri, a 100 metri di altitudine, in una zona altamente vocata per la produzione di grandi vini. Il nome della cantina deriva dalla parola "macco" il cui significato etrusco è "ferro": i suoi suoli erano infatti miniere etrusche e sono ricchissimi di minerali. Il podere di 12 ettari è stato acquistato da Claudio Tipa, già alla guida di Colle Massari, ed oggi rappresenta uno dei punti di forza in Toscana per la produzione di Bolgheri. Grazie all'aiuto dell'enologo Luca Marrone e con la consulenza di Maurizio Castelli, Grattamacco dimostra di anno in anno la costanza qualitativa dei propri prodotti, eleganti e raffinati, perfettamente rappresentativi della loro area d'origine. I vigneti di Grattamacco sono divisi in due parti: le vigne storiche a est della via Bolgherese, sulle colline confinanti a nord con il fosso di Bolgheri e a sud con il crinale di Segalari, e la vigna a ovest della Bolgherese, di fronte a Magazzino. La prima poggia su terreni di arenarie, argille e roccia calcareo-marnosa, con potature a cordone speronato e guyot, la seconda su terreni franco-argillosi, con potature ad alberello. Una vasta area boschiva tiene riservati i vigneti, isolandoli parzialmente dalla viticoltura circostante, contribuendo così a stabilire un microclima specifico e irriproducibile. Importante sottolineare che tutta la coltivazione viene condotta in assoluto regime biologico, conferendo ai vini altissima qualità e rispetto dell'ambiente.