I migliori vigneti della tenuta concorrono alla creazione di questo vino. Una vinificazione meticolosa, un parziale affinamento in barriques di rovere francese e un assemblaggio particolarmente accorto restituiscono un vino aristocratico, armonico ed elegante che esprime al meglio il terroir di Decugnano.
Color rosso rubino scuro con riflessi violacei. Al naso si caratterizza per note di confettura di lampone, radice di liquirizia, bacche di ginepro. In bocca è austero, pieno, generoso, di grande corpo e persistenza. Un vino di stoffa ed eleganza.
Una cantina che nasce alla fine degli anni settanta e che, da subito, decide di puntare decisamente verso la qualità della propria produzione. I bianchi, ma anche rossi e spumanti, tipologie allora decisamente inusuali per la zona. È grazie a loro, che oggi l'orvietano è famoso per i preziosi vini dolci ottenuti nella zona: all'inizio degli anni ottanta viene infatti proposta la prima bottiglia italiana ottenuta da uve attaccate da quella che viene comunemente conosciuta come "muffa nobile", alla maniera dei famosi vini di Sauternes, vicino Bordeaux.
La tenuta si trova proprio di fronte la famosa rocca di Orvieto, nel cuore dell’antica zona di produzione dell’Orvieto Classico. La posizione è unica, il panorama di cui gode è meraviglioso, l'esposizione dei vigneti ideale. Un'azienda, Decugnano dei Barbi, che da sempre ha come unica finalità la qualità più totale dei propri vini. I filari, che si estendano per una superficie vitata complessiva di circa trentadue ettari, sono impiantati su terreni caratterizzati da sabbie gialle, argille e fossili.
Le varietà vitate sono quelle di grechetto, procanico, vermentino, verdello, chardonnay, sauvignon blanc e semillon per ciò che riguarda le uve a bacca bianca, e di sangiovese, montepulciano, syrah, cabernet sauvignon, merlot e pinot nero se si considerano invece le uve a bacca rossa. In ogni caso, allevate a guyot e impiantate con una densità di circa 4.500 ceppi per ettaro, le piante regalano puntualmente grappoli pregiati, schietti, concentrati e ricchi. Senza utilizzare insetticidi e diserbanti chimici, i trattamenti sono ridotti al minimo indispensabile e la conduzione agronomica rispetta al massimo l’equilibrio di ambiente, natura ed ecosistema.