Spedizione grauita per ordini superiori a 149.00€

Guidoalberto

54.00€
Controllando il magazzino...

CONDIVIDI:

Spedizione gratuita

Rimborso garantito

Pagamenti sicuri

Formato 0.75 l
Tipologia Rossi
Denominazione Toscana IGT
Annata 2019
Alcol 14 %
Vitigni 60% Sangiovese 40% Merlot
Temperatura di servizio 18/20 °C
Abbinamenti Vino rosso che si esalta con preparazioni di grande ricchezza. Cappellacci ai funghi porcini. Ottimo con tutti i piatti a base di carne.

Note degustazione

Color rosso rubino brillante. Al naso la pienezza del frutto del Merlot colpisce immediatamente e inebria lo spirito, che viene ulteriormente rinfrancato da note di caffè e da ricami di macchia mediterranea. Appena sorseggiato si viene colpiti dalla potenza tannica di questo vino, che non risulta rude me è decisa e tenacemente persistente.

Cantina

La Tenuta San Guido è un prestigioso simbolo del made in Italy in campo enologico, conosciuto in tutto il mondo. Questa leggendaria tenuta si trova nella zona di Bolgheri e si estende per 13 km tra la costa e le dolci colline della Maremma. Il suo nome deriva da quello di San Guido della Gherardesca, vissuto nel XIII secolo e avo del conte Giuseppe della Gherardesca, fondatore della tenuta nei primi anni del ‘900. Ma la gloriosa storia della tenuta inizia quando il marchese Mario Incisa della Rocchetta, genero del conte e cugino della famiglia Antinori, prende le redini della proprietà e inaugura la produzione di un grande vino fatto alla maniera dei vini di Bordeaux, il Sassicaia. La storia di Tenuta San Guido e del Sassicaia è divenuta leggenda: negli anni '40 Mario Incisa della Rocchetta decide di dare viti al sogno di produrre un vino da taglio bordolese affinato in barrique secondo lo stile francese e impianta alcune viti di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, intuendo una somiglianza tra il territorio di Bolgheri e quello di Graves, a Bordeaux. Nel 1948 viene prodotta per amici e parenti la prima annata di Sassicaia, così chiamato per la composizione sassosa e ghiaiosa del terreno, ma viene messo in commercio solo a partire dall'annata 1968, che segna anche l'inizio della collaborazione tra il marchese e il grande enologo Giacomo Tachis. Inizialmente il vino viene accolto in Italia con molte perplessità, vista la sostanziale novità dell'uso dei vitigni internazionali e della barrique, ma in pochi raggiunse il plauso internazionale come uno dei migliori vini rosso del mondo, soprattutto con l'annata 1985, considerata come la prima grande annata del Sassicaia.