Blangè è il bianco dei vini piemontesi; un prodotto che ha segnato un’epoca, rivoluzionando l’enologia langarola dedita fino ad allora alla valorizzazione esclusiva delle varietà a bacca rossa.
Figlio di un territorio fortemente caratterizzante, quello del Roero, e di una volontà produttiva tesa a rafforzare la riconoscibilità della varietà, oltre la piacevolezza, Blangè coniuga all’approccio sostenibile in vigna la modernità d’esecuzione.
Color giallo paglierino. Al naso ricco, floreale e fruttato, con note di acacia, agrumi, pesca e frutta tropicale. Al palato è fruttato, fresco e asciutto, con richiami aromatici di mela e pera.
Ceretto è uno dei grandi nomi del vino delle Langhe. Rappresenta un’eccellenza di uno tra i territori più famosi al mondo per la produzione di rossi da invecchiamento. Da tre generazioni la famiglia Ceretto si occupa di viticoltura. La cantina è stata fondata ad Alba negli anni ’30 da Riccardo Ceretto. Nel corso dei decenni successivi, la tenuta si è progressivamente ingrandita con l’acquisizione di vigneti nel Roero e delle Langhe, con alcune parcelle di grande pregio, situate nei cru più famosi del territorio delle denominazioni Barolo Barbaresco, come Bricco Asili e Bricco Rocche. Grazie a un parco vigne di straordinario valore, oggi la cantina è in grado di proporre una gamma di etichette, capaci di illustrare le migliori sfumature del terroir.
La proprietà Ceretto è composta da diversi poderi, che compongono un mosaico di vigneti di straordinario valore. La Tenuta Monsordo Bernardina si trova nei pressi di Alba e si estende su 30 ettari, coltivati attorno al vecchio casolare. La Cantina Bricco Rocche è situata nel cuore del territorio di Castiglione Falletto ed è stata appositamente creata per la vinificazione dei cru più prestigiosi dell’area del Barolo: Bricco Rocche e Brunate di La Morra, Bussia di Monforte, Prapò di Serralunga d’Alba e Cannubi San Lorenzo di Barolo. La Cantina Bricco Asili è dedicata ai grandi Barbaresco che nascono nei cru Bernadot di Treiso e l’Asili di Barbaresco. Negli anni ’70, in collaborazione con la famiglia Scavino, Ceretto ha fondato la cantina I Vignaioli di Santo Stefano, con l’obiettivo di dare lustro al Moscato, tradizionale vino del territorio.
Ceretto è stata tra le prime importanti cantine delle Langhe a porsi il problema della sostenibilità ambientale e a convertire tutta l’azienda in regime di agricoltura biologica e biodinamica, una scelta che consente di produrre vini sani e di coltivare la vigna in armonia con l’ambiente circostante. Nel corso degli ultimi vent’anni, è stato completamente abbandonato l’utilizzo di sostanze chimiche, sostituendo i trattamenti con zolfo e rame e praticando la tecnica del sovescio per concimare i campi. Gli interfilari inerbiti hanno favorito anche la presenza di una ricca biodiversità, che garantisce un ecosistema in equilibrio. I vini Ceretto sono il frutto di un lavoro in vigna nel segno della natura, a cui seguono pratiche di cantina ridotte al minimo, per esaltare la purezza di uve di eccezionale qualità.